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Rivoluzione e cultura in Russia. Lunacarskij e il Commissariato del popolo per l'istruzione, 1917-1921

[The Commissariat of Enlightenment. Soviet Organization of Education and the Arts under Lunacharsky, October 1917-1921]


Roma, Editori Riuniti, 1976, Biblioteca di storia, 60
cm 21.5x14.5, pp. 369-(3), brossura illustrata con alette
Unica edizione italiana. Timbretto di proprietà sul frontespizio. Ottima copia >>>

€ 15
Indice

Premessa    7
Elenco delle abbreviazioni    9
Introduzione    13

I. Luna?arskij    21
Note al capitolo I, p. 30.

II. La creazione del Narkompros    32
Note al capitolo II, p. 46.

III. La scuola    49
Il nuovo sistema educativo, p. 49 - Gli insegnanti, p. 56 -
Il nuovo sistema educativo in atto, p. 65 - Note al capitolo III, p. 79.

IV. L’istruzione tecnica e superiore    83
L’istruzione tecnica, p. 83 - L’Accademia delie scienze e l’università, p. 91 -
Note al capitolo IV
, p. 111.


V. Il Proletkult    115
Note al capitolo V, p. 134.

VI. Le arti    137
I primi contatti con il mondo letterario e artistico, p. 137 -
Il teatro, p. 163 - Note al capitolo VI, p. 184.

VII. Verso la riorganizzazione del Narkompros    189
Note al capitolo VII, p. 214.

VIII. La riorganizzazione
Note al capitolo VIII, p. 236.

IX. Il Narkompros dopo la riorganizzazione    239
Il sistema educativo, p. 239 - L’assistenza ai ragazzi, p. 255 -
Le arti e il Proletkult, p. 263 - Il Glavpolitprosvet, p. 269 -
Note al capitolo IX, p. 281.

X. Il Narkompros e la Nuova politica economica    286
Note al capitolo X, p. 318.

Dizionario biografico    325

Indice dei nomi    363
Affrontando per la prima volta un’analisi specifica della politica sovietica in campo educativo ed artistico negli anni immediatamente successivi alla Rivoluzione d’ottobre (1917-1921), il libro della storica inglese Sheila Fitzpatrick mostra in tutta la loro complessità aspetti in gran parte inediti della rivoluzione russa.

Ne emerge in primo luogo l’attualità e la modernità della problematica che fu al centro del dibattito culturale e politico promosso da Lunacarskij in quegli anni: la discussione sulla professionalità, sul politecnicismo nella scuola, sul rapporto funzionale tra le attività educative e le esigenze sociali, sulla gestione sociale della scuola, che vide impegnati Lenin, Lunačarskij e i suoi collaboratori, mostra quanto fossero avanzate le posizioni dei dirigenti bolscevichi. Se gli ambiziosi progetti rivoluzionari del Commissariato dell’educazione si scontrarono con la dura realtà di un’Unione Sovietica dilaniata dalla guerra civile, accerchiata dall’imperialismo e schiacciata dai problemi della sopravvivenza materiale, Lunačarskij e gli altri dirigenti del commissariato seppero ugualmente far fronte ai problemi contingenti senza rinunciare agli obiettivi di fondo della loro politica, senza perdere di vista quei compiti di «illuminazione del popolo» che erano strettamente legati alla loro piu generale prospettiva di trasformazione della società, delle istituzioni e delle strutture. E acquista particolare rilievo l’unità di linea politica che accomuna in questo campo Lunačarskij, il «poeta», accusato di eterodossia ideologica e di scarso realismo politico, e Lenin, il «politico», entrambi consapevoli di quanto fosse importante il ruolo degli specialisti nella costruzione del socialismo in Russia ma anche accaniti difensori della necessità di una profonda trasformazione qualitativa delle istituzioni educative.

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